INTERPRETAZIONE QUADRO 6


 

 

Il Messaggio di Cheval appare chiaro: La vita è un sogno, maya, illusione (molti suoi personaggi sono vestiti mascherati vuoti dentro). Quindi la vita è una sorta di rappresentazione teatrale (ognuno di noi è un attore ed ogni avvenimento della nostra vita è una parte da recitare). Ma l’attore altro non è che colui che agisce (ed ecco che le mani in primo piano ci mostrano visivamente questa azione). Ognuno ha una parte assegnata e la deve recitare al meglio (i vari costumi delle mani rappresentano re, giullari, persone anonime, ecc.). La consapevolezza di essere quel particolare personaggio, assicura ad ognuno di noi la migliore interpretazione possibile. L’orologio in basso ci ricorda la circolarità del tempo che tutto divora e tutto frantuma come una macina da mulino (gli ingranaggi dell’orologio consegnano al passato ogni evento riducendolo in polvere: ogni chicco di frumento diventa anonima farina)… Ovviamente la città nello sfondo e solo un fondale di palcoscenico, e mai verso di poesia fu più appropriato di quello di Rike: “non sanno le città se non mentire”.

 

 

Grazie, Natale Missale



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