INTERPRETAZIONE QUADRO 8


 

 

Mentre una scarpa a vela è ancorata in una sicura insenatura del porticciolo, la temperatura sfiora i 42 gradi. Siamo a ferragosto ed il sole picchia in testa.
“Il Complesso di Edipo”, una compagnia di girovaghi offre a tutti gli appartenenti alle community di musica di Google + uno spettacolo di magia frutto della bassa marea: l’azzurra signora dal cuore d’oro e dal mitico nome di Giocasta, dopo aver salvato col retino dei salmoncini dalla secca, li ha posti in un classico cappello a cilindro da mago, dal quale di solito escono conigli e colombi, ma che questa volta offre salmoncini, che, sfidando la forza di gravità con ammirevoli colpi di coda, si lasciano catturare da un palcoscenico-carillon manovrato da Edipo suo figlio (così si chiama il giovanotto con una sola scarpa).
Il giovane con una sola scarpa ci ha fatto subito pensare a Edipo e a Giasone, due personaggi mitologici che andavano a spasso con un solo sandalo: abbiamo scelto Edipo. Bene, rivisitiamo il famoso complesso di Edito freudiano, cioè le fondamenta della psicanalisi:
Freud, uomo geniale (le corna da giullare indicano genialità) riesce a far risalire dall’inconscio tutto il rimosso (salmoncini che escono dal cappello a cilindro), che immediatamente rientra nel campo coscienziale (il teatrino-carillon), e qui comincia il miracolo della Psicanalisi: qualunque cosa salti fuori dal cilindro viene tradotto nel complesso di Edipo (uccisione del padre per possedere la madre), cioè roba che va contro natura (l’anfora in basso che alimenta la fontana, e calice con il quale la bambina riempie la teiera). Per noi è tutta opera ‘magica’, illusionismo. Il trucco ce lo svela la scarpa a vela: il paziente si sente subito meglio perché il dott. Freud lo fa parlare (la vela è fatta di parole).
Tutto comincia con Charcot. Freud intuisce che la parola è ipnotica, e comincia così a mitizzarsi attraverso cinque casi clinici che avrebbero guarito i relativi pazienti (Anna O., L’uomo dei lupi ecc.). Dopo essere diventato ‘sciamano’ (così lo definisce Harold Bloom, un grandissimo critico letterario), la sola sua presenza cominciava a guarire. Tutto è racchiuso in una scarpa a vela !

P.S. Io amo Freud, ne ho letto le opere e lo ammiro. Abbiamo solo scherzato con un dipinto ‘matto’ che ha risvegliato la nostra ‘pazzia’. Chi non è matto, scagli la prima scarpa!

 

 

 

Grazie, Natale Missale



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