Dostoevskij : un sogno

 

Ci e` stato chiesto di interpretare Il sogno di Dostoevskij che si trova in Lettere sulla creativita` di Fedor Michajlovic Dostoevskij (1821- 1881) ed. Universale Economica Feltrinelli. Ecco il sogno:

A uno sconosciuto (lettera priva di datazione certa)
Mi spieghi questo mio sogno, di cui ho chiesto gia` a tutti, ma nessuno sa dirmi qualcosa. A oriente si vedeva la luna piena, che si e` divisa in tre parti per poi riunirsi tre volte.

 

 

Poi dalla luna e` uscito uno scudo (su cui stava scritto due volte "si` si`" in lettere slavo-ecclesiastiche),

 

che ha attraversato tuto il cielo, da oriente a occidente, per nascondersi poi dietro l'orizzonte. Sia lo scudo che le lettere erano luminose.      Dostoevskij
Ne domandi a tutti, assolutamente a tutti. M'interessa moltissimo.

 


Il sogno di Dostoevskij interpretazione. di Franca Vascellari 

A uno sconosciuto. (lettera priva di datazione certa - nota nel testo ed. Feltrinelli) Mi spieghi questo mio sogno, di cui ho chiesto gia` a tutti, ma nessuno sa dirmi qualcosa. Questa breve lettera in cui D. narra un suo sogno e` indirizzata ad uno sconosciuto e noi, non conoscendone la data, non sappiamo nemmeno a quale periodo della sua vita si riferisca. Quello che poi viene chiesto nell'ultima riga:  ... "Ne domandi a tutti, assolutamente a tutti. M'interessa moltissimo" sembra scritto apposta per porre un indovinello a chi legge, cioe` proprio a noi, che per lui siamo sconosciuti e completamente fuori dal suo tempo. Ma forse e` per questa ragione che vale la pena di accettare la sfida e cercare di spiegare a Fedor e a noi stessi il suo sogno.
A oriente si vedeva la luna piena, che si e` divisa in tre parti per poi riunirsi tre volte.

A 'oriente' nasce il Sole, simbolo della Luce, della virilita`, della volonta`, della razionalita`e di tutto cio` che nell'Albero cabalistico viene a coincidere con la colonna di destra ... ma a oriente del sogno di D. si vede la 'Luna piena' simbolo della Notte, della femminilita` della sottomissione, del sentimento e di tutto cio` che nell'Albero cabalistico viene a coincidere con la colonna di sinistra. Quando un simbolo compare nel 'luogo' sbagliato ci si deve chiedere perche`.  'Sole' e 'Luna', e come ben sappiamo, le due colonne dell'Albero, sono complementari e interagenti, ma le loro funzioni sono ben determinate e si mediano nella colonna centrale, quando l'una prende il posto dell'altra vuol dire che si deve prendere in considerazione l'albero capovolto, in cui le funzioni sono invertite. D'altronde tutta l'opera di D. e` rivolta alla conoscenza del 'Sottosuolo' di cio` che e` relativo al  'Visita interiora terrae' e quindi la Luna piena ad oriente fotografa la sua situazione di vita e il suo 'modus operandi'. Inoltre la Luna per l'astrologia indica, come principio generale la ricettivita`, la gestazione, la fertilita`, e nella fisiopatologia un eccesso di Luna indica i processi iponormali: ipotermia, ipotensione... epilessia, (malattia di cui soffriva D.)
Quindi questa Luna
si e` divisa in tre parti per poi riunirsi tre volte. Abbiamo qui un 3x3 = 9, numero dell'Eremita, della Ricerca, della Solitudine. Ma 9 e`anche il numero relativo alla Sephirah Yesod, il cui pianeta di riferimento e` la Luna; Il disegno che lo stesso D. traccia per indicare questa triplice divisione rappresenta visivamente una 'porta' e Yesod e` la porta che dal piano assianico, mondo fisico, della veglia, conduce al piano yetziratico, mondo astrale, dell'immaginazione, dei sogni. Quello che lascia perplessi e` come dal cerchio, il primo disegnino che indica la luna,
  si possa giungere con un frazionamento al secondo disegnino dei tre spicchi, che somiglia tanto ad una 'porta'. Forse immaginando che il cerchio sia una sezione di una sfera che si e` aperta al centro e abbia formato all'interno una spirale di cui i tre spicchi sono pure le sezioni...
La triplice ripetizione
  della 'divisione' indica la 'forza' di tale avvenimento: in magia ripetere per tre volte una formula l'attualizza.
Poi dalla luna e` uscito uno scudo (su cui stava scritto due volte "si` si`" in lettere slavo-ecclesiastiche)

Il disegno della 'scudo' della lettera di D. ha nell'interno 4 piccoli disegni che noi non siamo in grado di riprodurre qui, ci accontentiamo di inserire all'interno del ns/ scudo i due 'Si` Si`' della nostra traduzione in italiano.
Se la
Luna piena ad  oriente  che si trasforma in porta aperta viene ad essere l'autoritratto di D., lo scudo che ne esce rappresenta il suo 'frutto': l'opera sua che egli ci ha lasciato in eredita`. Lo 'scudo' e` un'arma di difesa che usavano gli antichi per ripararsi il corpo dai colpi del nemico, lo tenevano in genere con la mano sinistra e attaccavano il nemico con la mano destra che impugnava la spada. Ora noi dobbiamo chiederci: chi e` per D. il nemico? Dai suoi scritti appare evidente  che il nemico da combattere e` il 'male' (nichilismo, materialismo, immoralita` ecc.), ma se lo scudo rappresenta la parte passiva dell'arma, la difesa, dov'e` allora la parte attiva? Dov'e` la 'spada'? esaminiamo la scritta che vi compare: "si`, si`" in  lettere slavo-ecclesiastiche. Ecco la  'spada' di attacco! Il "si`, si`" afferma l'attivita` e la positivita` di cio` che esce dalla Luna.  Il fatto che tale doppia affermazione sia in  'lettere slavo-ecclesiastiche’ fa pensare che l'arma di attacco contro il male coincida con quanto dallo stesso D. e` vagheggiato nella sua lettera ad Apollon Nikolaevic Majkov (scritta il 15 (27) maggio1869) -v. "Lettere sulla creativita`" pag. 103-  e cioe` che la redenzione dell'Occidente deve venire dall'azione  della Chiesa ortodossa  della Grande Madre Russia (lettere slavo-ecclesiastiche).
Queste tre parole '
lettere slavo-ecclesiastiche' con cui D. da` corpo alla duplice affermazione 'si` si`' racchiudono tutto il senso della Redenzione. Slavo deriva da 'slovo' che significa 'parola', 'verbo' e il Verbo della Chiesa vera (ecclesia) non puo` che essere il Cristo. E' questa la redenzione di D. e del mondo di cui egli stesso si sente 'Redentore', infatti lo Scudo-Verbo ha attraversato tutto il cielo, da oriente a occidente, per nascondersi poi dietro l'orizzonte. La 'Luna' che diventa Scudo-Verbo e` la sua Immaginazione attiva che si 'apre' per far passare e 'passare' al mondo
  la Parola della Coscienza Cristica.
Sia lo scudo che le lettere erano luminose.  
Questa ultima frase aggiunta giusto prima della firma    Dostoevskij sembra voler ribadire l'assoluta appartenenza del sognatore al regno della Luce, malgrado la sua provenienza 'lunare', oscura.
Ne domandi a tutti, assolutamente a tutti. M'interessa moltissimo.
Caro Fedor, abbiamo cercato di interpretare il tuo 'sogno', abbiamo fatto del nostro meglio, speriamo che il ns/ lavoretto, oltre che a noi, possa essere utile anche a qualcun'altro, in tal caso avremo contribuito al passaggio nel cielo del tuo 'scudo luminoso con le lettere luminose'.

Grazie. F.V. (Roma 26/10/08)



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