01/11/2008  Rosa

  

1)       Qual'e` lo scopo della vita?

       Tornare a Dio attraverso le varie rinascite, dopo aver trasformato (con la purificazione) la 'pietra'  in 'oro', fino a non aver piu` bisogno di rinascere, per aver avuto abbastanza fede, pazienza, perseveranza, amore e conoscenza verso gli altri e verso se stessi.

2)      Come intendi raggiungerlo?

    Con l'amore che si deve (e quindi si puo`) mettere nelle piccole cose e nelle grandi, secondo le occasioni che mi presenta la vita.

3)      Qual'e` il maggior ostacolo al suo raggiungimento?

La 'resistenza' e quindi la non accettazione delle esperienze che la vita ci presenta. Esse sono quelle che ci toccano e si ripresenteranno (finche` non si sono superate) sotto una forma diversa.

4)      Chi lo ha raggiunto?

Siccome avro` una vita lunga, spero anche io (oltre Gersu` e Budda). Senza nessun rimpianto e nessun rimorso.

Gesu` ha detto che faremo cose piu` grandi di quelle che ha fatto Lui. Perche` no? Certo con l'aiuto dello Spirito.

 

 

Commento alle risposte di Rosa

 

1)       Qual'e` lo scopo della vita?

       Tornare a Dio attraverso le varie rinascite, dopo aver trasformato (con la purificazione) la 'pietra'  in 'oro', fino a non aver piu` bisogno di rinascere, per aver avuto abbastanza fede, pazienza,  perseveranza, amore e conoscenza verso gli altri e verso se stessi.

       Rosa ci da` una risposta completa ed esauriente di quello che e` a suo avviso lo scopo della vita. Avrebbe potutto dire solamente tornare a Dio, ma ha voluto offrirci anche la sua 'visione della vita': ci ha fatto sapere che crede nella  rinascita,  (rinascita di chi?), pensa di essere pietra e di poter traformarsi in oro con la  purificazione, ma non ci ha specificato il significato che da` a questi termini e neppure  che cosa e` per lei la purificazione. Poi elenca alcune virtu`: fede, pazienza, perseveranza, amore e conoscenza che potremmo collocare tutte sull'Albero, come fioritura delle  Sephiroth della colonna centrale, coinvolgendo anche gli altri nel suo percorso reintegrativo, in una sorta di missione o servizio. Diciamo che tutta la seconda parte della risposta sembra relativa alla seconda domanda.

 

2)      Come intendi raggiungerlo?

    Con l'amore che si deve (e quindi si puo`): R. mette in evidenza che il 'potere' deriva dal 'dovere'. Se si 'deve' fare una cosa la si deve innanzi tutto poter fare, altrimenti non sarebbe un 'dovere'... Ma cosa si intende per 'dovere' ? L'obbligo di fare cio` che e` in inerente al proprio stato: per esempio, per uno studente e` 'dovere' studiare, per un maestro e` 'dovere' educare,  Krsna ad Arjuna nella Bhagavad Gita  canto II, v. 31-33 dice: "Inoltre, in quanto al tuo dovere non dovresti esitare, perche` per uno Ksatriya (guerriero) nulla v'ha di meglio di una legittima guerra, felici i guerrieri che tal guerra spontaneamente sorta ottengono; del cielo e` dischiusa porta. Ma se rifiuti di combattere questa giusta guerra, allora abbandonando il tuo dovere e l'onor tuo, cadrai in peccato". Per R dunque  l'amore e` un dovere  si deve  mettere nelle piccole cose e nelle grandi, secondo le occasioni che le presenta la vita.  Che intende per piccole cose e grandi? Tutto il mondo ha bisogno di amore, ma l'amore va equilibrato con la saggezza e il potere, altrimenti risulta disarmonico. Non era meglio elencare  qui le  virtu` citate sopra fede, pazienza, perseveranza,  conoscenza, quali completamento dell'amore verso gli altri e verso se stessi, oltre che verso le piccole e grandi cose?

 

3)      Qual'e` il maggior ostacolo al suo raggiungimento?

La 'resistenza' e quindi la non accettazione delle esperienze che la vita ci presenta. Esse sono quelle che ci toccano e si ripresenteranno (finche` non si sono superate) sotto una forma diversa. Non e` detto che dobbiamo 'accettare' passivamente tutte le esperienze che la vita ci presenta . Una vecchia preghiera dice: "Signore, nella sofferenza, dammi la forza di cambiare le cose che posso cambiare, di accettare quelle che non posso cambiare e dammi la capacita` di discernere le une dalle altre". Ricordiamo che noi siamo gli artefici del nostro destino e che la vita di oggi e` il risultato delle nostre scelte e decisioni di ieri e che le decisioni e le scelte di oggi stanno gia` preparando il nostro domani. Krsna ad Arjuna nel canto II v. 71 dice: " L'uomo che si e` dispogliato di tutti i desideri e vive senza attaccamento, esente dall'idea di possessione, libero dall'egoismo, raggiunge la pace". Da questo versetto e` facile dedurre quale sia per Krsna il vero ostacolo al raggiungimento della Meta.

4)      Chi lo ha raggiunto?

Siccome avro` una vita lunga, spero anche io (oltre Gesu` e Budda). Speriamo che quando Rosa al termine della sua lunga vita,  si trovera` Li`, insieme  a Gesu` e Budda, si metta d'accordo con Loro  per permettere anche  a qualcun'altro di raggiungere lo scopo della vita.

 O vuole l'ambito premio solo per se`...senza nessun rimpianto e nessun rimorso per quelli che ne restano esclusi?

Gesu` ha detto che faremo cose piu` grandi di quelle che ha fatto Lui. Perche` no? Certo con l'aiuto dello Spirito.  La Speranza non va mai disgiunta dalla Fede, ma per Carita`....!

Grazie. F.V.

 



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