06/12/08 Maurizio

 

1)      Dov'eri prima di essere nato?

Veramente non lo so. Percepisco, pero`, una unita`, un calore, un'essenza. Posso anche immaginare altre cose, ipotizzare e congetturare. Quella descritta, pero`, e` la percezione di base.

2)      Chi sei oggi?

Anche qui, non lo so. Bisogna vedere rispetto a cosa e che si vuole che io dica. Riconosco, comunque, tutte le identificazioni con il mio nome, la personalita`, l'io, la storia della mia vita. Sono tutte queste cose e, in piu` , quell'elemento INDEFINIBILE che da queste cose non e` descritto.

3)      Chi sarai dopo la morte? Altro argomento sul quale non so, non conosco. Percepisco che ci sia continuita`, coscienza, Summa di tutto cio` che e` stato.

4)      Se dovessi lasciare un messaggio all'umanita`, cosa diresti? Che si puo` essere felici. Che tutto ha un senso.

5)      Se dovessi correggere un errore della societa` di oggi, quale errore sceglieresti? La chiusura in presunti schemi di efficienza, efficacia e conoscenza.

6)      L'educazione dei giovani d'oggi non e` monopolizzata da pseudo maestri che curano piu` il sentimento e i sensi che la ragione? Non credo. C'e` anche molta 'ragione', sempre pero` secondo una logica un po` limitata a fini utilitaristici e ad una scienza troppo chiusa.

7)      Se fossi un legislatore, che tipo di legge proporresti al fine di rendere migliore la societa`? Secondo me non sono tanto le leggi e le riforme a poter migliorare la societa`, ma la crescita dei singoli individui che la compongono. Forse si potrebbe dire che la legge dovrebbe essere in grado di promuovere e sostenere la Pace, la Cultura e l'Educazione.

 

Commento alle risposte di Maurizio

 

1)      Dov'eri prima di essere nato?

Veramente non lo so. Percepisco, pero`, una unita`, un calore, un'essenza. Posso anche immaginare altre cose, ipotizzare e congetturare. Quella descritta, pero`, e` la percezione di base. Maurizio ci descrive una percezione; e la chiama percezione di base. 'Percepire' e` la capacita` di acquisire qualcosa con la mente o con i sensi; 'percepire' deriva dal latino per-capere (= prendere per mezzo), ma se  la 'percezione' e` relativa a qualcosa che era prima della nascita, (e per 'prima della nascita' si intende prima del concepimento, perche` altrimenti unita`, calore, essenza potrebbero essere memorie del periodo vissuto nel grembo materno) allora la percezione potrebbe essere intesa come 'ricordo' (= re-cordo, ritrovo nel cuore), oppure come intuizione (in-tuizio, guardare dentro) e 'le cose immaginate, le congetture e le ipotesi' potrebbero diventare conoscenze.

2)      Chi sei oggi?

Anche qui, non lo so. Bisogna vedere rispetto a cosa e che si vuole che io dica. Le domande poste ai componenti del gruppo del Cis sono solo spunti di riflessione sui temi fondamentali dell'esistenza umana (chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, ecc..) e le risposte dovrebbero essere solo pensate, sentite e spontaneamente espresse. Riconosco, comunque, tutte le identificazioni con il mio nome, la personalita`, l'io, la storia della mia vita. Sono tutte queste cose e, in piu`, quell'elemento INDEFINIBILE che da queste cose non e` descritto. Ecco, Quell'Elemento 'Indefinibile' e` il solo che veramente ci interessi: non vogliamo definirlo, ne` descriverlo, ma solo metterci 'l'attenzione'.

3)      Chi sarai dopo la morte? Altro argomento sul quale non so, non conosco. Percepisco che ci sia continuita`, coscienza, Summa di tutto cio` che e` stato. Perche` e` tanto difficile ammettere che si 'crede' in qualcosa?

4)      Se dovessi lasciare un messaggio all'umanita`, cosa diresti? Che si puo` essere felici. Che tutto ha un senso. Sarebbe stato difficile raccontarlo ieri ai milioni di ebrei imprigionati e poi uccisi dal nazismo, o ai superstiti di Hiroshima, ed e` difficile spiegarlo oggi a chi soffre ogni giorno della sua vita... Eppure 'Che tutto ha un Senso' e` quello che pensiamo anche noi!

5)      Se dovessi correggere un errore della societa` di oggi, quale errore sceglieresti? La chiusura in presunti schemi di efficienza, efficacia e conoscenza. Sappiamo tutti che la vita e` mutamento, abbiamo approfondito insieme per anni l'I Ching, il Libro dei Mutamenti, tuttavia ricordiamo che uno dei 64 esagrammi  ha come titolo 'La durata'. Ci sono cose che possono e 'debbono' durare nel tempo, se si vuol costruire una societa` equilibrata: in particolare i valori morali: onesta`, sincerita`, rispetto, coerenza, volonta`, spirito di sacrificio, ecc... tali valori vanno 'conosciuti' e resi durevolmente 'efficaci ed efficienti' nel tempo.

6)      L'educazione dei giovani d'oggi non e` monopolizzata da pseudo maestri che curano piu` il sentimento e i sensi che la ragione? Non credo. C'e` anche molta 'ragione', sempre pero` secondo una logica un po` limitata a fini utilitaristici e ad una scienza troppo chiusa. Esaminiamo la parola ragione: deriva dal latino ratio che vuol dire 'calcolo' ed in tale senso possiamo dire che la ragione e` molto 'curata' dagli pseudo maestri, proprio come dice M.; invece la ragione della domanda probabilmente voleva avere piu` il significato (considerato arcaico) di capacita` di formulare giudizi 'giusti' e, purtroppo, questa capacita` non viene proprio 'curata' nei giovani d'oggi dagli pseudo maestri.

7)      Se fossi un legislatore, che tipo di legge proporresti al fine di rendere migliore la societa`? Secondo me non sono tanto le leggi e le riforme a poter migliorare la societa`, ma la crescita dei singoli individui che la compongono. Forse si potrebbe dire che la legge dovrebbe essere in grado di promuovere e sostenere la Pace, la Cultura e l'Educazione. Esaminiamo la parola legge: la legge e` il principio regolatore dei comportamenti umani; deriva dalla parola latina lex, che  vuol dire 'eletta scelta o regola di vita', e dalla parola  ligare, che vuol dire  obbligare.  Leggi e riforme possono migliorare la societa`, ma dovrebbero essere leggi promulgate da persone giuste, (nel senso ebraico della parola Chesed = Giustizia, cioe` da persone cresciute spiritualmente) basate sulla Giustizia, per un popolo che appunto aspiri ad Essa...

Rileggiamo cosa scrive in proposito Lao -Tzu.  Dal cap.LXV del Tao Te Ching, nella trad. del Duyvendak ed. Oscar Mondadori: "Nell'antichita` coloro che eccellevano nel praticare la Via non se ne servivano per illuminare il popolo, ma per tenerlo in stato di ignoranza. Quando il popolo ha troppo sapere e` difficile da governare, percio` colui che governa un paese per mezzo del sapere e` un flagello per tale paese... e poi dal cap. III: ... Se non si da`valore ai beni difficili da ottenere, si ottiene che il popolo non rubi. Se non gli si mostra cio` che potrebbe bramare, si ottiene che il cuore del popolo non sia turbato... Ecco per quale ragione il Santo, nella sua opera di governo indebolisce la volonta` (degli uomini) e rafforza le loro ossa... egli pratica il non agire e in questo caso non c'e` nulla che non sia ben governato".

Interessante punto di vista, vero?. Grazie. F.V.



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