SPIGOLATURE DALLA SACRA BIBBIA DEL 19 APRILE 2005 - Giorgio

 

     Nella Bibbia è detto che Iddio dispone il mondo con “misura, numero e peso” (Sapienza 11,20). Nulla di più scientifico poteva essere espresso in merito al modo in cui il mondo è fatto. 

     Il “numero”, a detta dello Stagirita nella sua Metafisica, appartiene alla specie degli enti intermedi. Ovvero ha una componente sensibile ed una sovrasensibile. Pertanto è, insieme al “peso” e la “misura”, uno degli architravi intorno al quale ruota la creazione. Nella sua essenza soprasensibile forgia la forma. La forma è componente prettamente spirituale, si pensi alla Geometria Sacra.

     Il “peso” si potrebbe avvicinare alla “ousia” aristotelica. Ovvero la sostanza . La matrice di tutte le categorie. La materia informe che viene plasmata dal Numero-Forma. Essa è il campo da arare. Può dar frutti buoni o cattivi, tutto dipende dall’arteficie delle combinazioni. In questo caso è l’Uomo. Egli è stato posto da Dio quale Curatore del Creato. Ovvero Custode dell’opera nata dall’Arteficie Perfetto.

     Infine la “misura”, che altro non è, se non la spazialità del numero. L’ente per eccellenza spirituale, che contiene in sé l’etere e la luce. L’imponderabilità della misura offre il ritmo, quale arpeggio musicale. E’ il Suono, la Parola, il “Fiat Lux”. 



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